Pizza in Teglia
(29/05/2011)
Non potevano ovviamente mancare le pizze, nel mio repertorio di Panettiere per Caso. A parte il tentativo, non riuscito poi tanto male, di fare in casa e in un forno a gas la Pizza Napoletana, è abbastanza ovvio che abbia fatto anche delle pizze in teglia.
Devo dire che sono abbastanza orgoglioso dei risultati, e nel dire questo credo di essere anche modesto, perchè non ho mai trovato in commercio delle pizze al livello delle mie. E si tratta dopotutto solamente di fare una pasta equilibrata e a lunga lievitazione, in modo da renderla morbida, saporita e facilmente digeribile.
Vi presento una versione double face: una metà con pomodoro, mozzarella ed alici, del tipo che a Roma si chiama
Napoletana e a Napoli viene invece chiamata Romana, e una metà con fiori di zucca, mozzarella ed alici.
La preparazione dell'impasto è per me abbastanza tradizionale, segue molto quella della Focaccia Genovese ma anche quella del pane: inizio con una biga la sera prima, ed in questo caso è:

200 gr farina Manitoba
100 gr farina 0
180 gr di acqua
1 gr di lievito di birra fresco

Sciolgo il lievito nell'acqua e la aggiungo poco alla volta all'impasto, fino ad ottenere una palla mornida che metto in una ciotola coperta da pellicola trasparente

Metto la ciotola in frigorifero per tutta la notte, e la tolgo alle 10 del mattino, dopo 11 ore. La lascio lievitare a temperatura ambiente (22º quando l'ho fatta) fino alle 16, quando è diventata così

Faccio allora l'impasto finale

la Biga
100 gr di farina di Kamut®
100 gr di farina 0
120 gr di acqua
10 gr di olio EVO
0.8 gr di lievito di birra fresco
12 gr di sale

Impasto con decisione, alternando la velocità minima alla 2 del Kenwood, e staccando alcune volte l'impasto dal gancio, fino ad ottenere una palla molto morbida ma non appiccicosa

che metto nella ciotola coperta da pellicola trasparente a lievitare per 3 ore, quando è diventata così

Porto l'impasto in una teglia unta con olio EVO

La stendo con attenzione, cercando di fare uno strato omogeneo di altezza circa mezzo centimetro e con un accenno di cornicione

Su una metà metto della polpa di pomodoro, e sull'altra stendo i fiori di zucchina preventivamente lavati ed asciugati. Salo leggermente entrambe le parti e aggiungo dell'olio EVO (la quantità è a piacere, ma non deve essere eccessiva)

Metto nel forno caldo a 230 ºC, appoggiando la teglia sulla pietra refrattaria messa in posizione intermedia, in modo da evitare il calore diretto su una parte della teglia.
Dopo 10 minuti tolgo la pizza dal forno ed aggiungo la
mozzarella di bufala, tagliata a pezzettini e surgelata qualche settimana prima, e scongelata a temperatura ambiente due ore prima.

Aggiungo anche i filetti di alici sotto sale, lavati, puliti e tagliati a pezzetti, di cui non ho la foto. Rimetto in forno per altri 15 minuti, fino allo scioglimento della mozzarella ed un suo leggero indoramento

Questo è l'interno

Conclusioni

Una morbidezza totale, ma consistente, grazie alle farine vere, e con il nocciolato dolce del Kamut® che si avverte nonostante la quantità minima. Un giusto equilibrio di sapori come è difficile trovare nelle pizze commerciali.
La base è questa, poi le variazioni possono essere infinite.

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