Robert Jackson Bennett

Foundryside

Ed. Crown 2018

 

 


Sancia Grado is a thief, and a damn good one. And her latest target, a heavily guarded warehouse on Tevanne’s docks, is nothing her unique abilities can’t handle.
But unbeknownst to her, Sancia’s been sent to steal an artifact of unimaginable power, an object that could revolutionize the magical technology known as scriving. The Merchant Houses who control this magic–the art of using coded commands to imbue everyday objects with sentience–have already used it to transform Tevanne into a vast, remorseless capitalist machine. But if they can unlock the artifact’s secrets, they will rewrite the world itself to suit their aims.
Now someone in those Houses wants Sancia dead, and the artifact for themselves. And in the city of Tevanne, there’s nobody with the power to stop them.
To have a chance at surviving—and at stopping the deadly transformation that’s under way—Sancia will have to marshal unlikely allies, learn to harness the artifact’s power for herself, and undergo her own transformation, one that will turn her into something she could never have imagined.

Di Robert Jackson Bennett avevo già letto la trilogia The Divine Cities, di cui avevo anche presentato il primo romanzo, City of Stairs, commento a cui rimando per altre informazioni su questo autore. Avevo anche iniziato a scrivere una recenzione più completa sull'intera trilogia, che mi era piaciuta molto, ma per le solite imperscrutabili ragioni non l'ho completata, e non credo la completerò mai, dato che ora dovrei rileggere tutti i tre libri, e al momento non è certo nei miei programmi (solo una eventuale edizione italiana potrebbe cambiare questa situazione, ma non ci credo molto).
Foundryside è il volume iniziale di una nuova trilogia, The Founders Trilogy, e l'ho letto con più di qualche dubbio per il forte cambio di ambientazione che viene proposto, dato che spesso ogni autore che riesce a creare un mondo di fantasia di successo cerca di costruirci intorno altre storie, e non lo abbandona subito.
Magari Bennett tornerà alle Divine Cities nel futuro, ma intanto devo ammettere che ha creato un nuovo mondo davvero originale e estremamente godibile, con una storia, ed un sistema magico, di davvero alto livello. Sul sistema magico ho notato una certa somiglianza con quello, che ha anche lo stesso nome, presente in Elantris di Brandon Sanderson e specialmente nella novella The Emperor's Soul, contenuta nella raccolta Arcanum Unbounded. Non sono in grado di capire se c'è qualche rapporto tra le due idee, e non ho letto di nessuno che abbia notato la somiglianza. Ma questo aspetto meriterebbe un'analisi che non ho intenzione di fare adesso.
Bennett costruisce in questo romanzo un mondo davvero affascinante, un po' particolare per noi italiani perché i nomi delle persone e dei luoghi sono italiani o come un americano può pensare essere un nome italiano, e la città dove si svolge l'azione, con tutti i suoi canali che l'attraversano, è sicuramente ispirata a Venezia. La società presentata è di tipo protoindustriale molto particolare, con la sua fonte di energia basata sullo "scriving", cioè istruzioni scritte in un linguaggio "magico" per far fare agli oggetti e alle macchine delle azioni volute, una completa modificazione della realtà per ottenere il risultato desiderato.
Il romanzo assomiglia ad uno steampunk, ma senza steam, lo definirei, con un orrendo neologismo, uno scriptpunk, e capirete perché quando lo leggerete.
Il sistema magico di Bennett è "magico" davvero, l'idea di base è divertente, permette situazioni estremamente interessanti e colpi di scena eclatanti, è ben descritto anche con una notevole ironia, e se qualche legge di fisica fondamentale, come la conservazione dell'energia, è violata poco importa... basta ignorare la cosa e tutto è a posto... Nello spirito dello stesso sistema magico, è solo una modifica della realtà.
I personaggi sono ben costruiti e gestiti altrettanto bene, e la storia ha adeguati punti di contrasto con soluzioni ben architettate (sempre nell'ambito di quel sistema magico). La conclusione del romanzo è del tutto soddisfacente, riaprendo ovviamente la storia per i seguiti.
Assolutamente da leggere (e notizia dell'ultimo momento ci sarà un'edizione italiana entro l'anno).

Torna a: elenco mesi - SF&Fantasy - Home Page