In this captivating science fiction novel from an award-winning author, public gatherings are illegal making concerts impossible, except for those willing to break the law for the love of music, and for one chance at human connection.
In the Before, when the government didn't prohibit large public gatherings, Luce Cannon was on top of the world. One of her songs had just taken off and she was on her way to becoming a star. Now, in the After, terror attacks and deadly viruses have led the government to ban concerts, and Luce's connection to the world—her music, her purpose—is closed off forever. She does what she has to do: she performs in illegal concerts to a small but passionate community, always evading the law.
Rosemary Laws barely remembers the Before times. She spends her days in Hoodspace, helping customers order all of their goods online for drone delivery—no physical contact with humans needed. By lucky chance, she finds a new job and a new...

Questo è il romanzo che ha vinto il Premio Nebula 2019, assegnato qualche mese fa, ed è uno dei finalisti che io non avevo letto prima dell'assegnazione finale. Non l'avevo letto perché non potendo leggerli tutti, avevo dato la precedenza a quelli con una trama che mi sembrasse potermi piacere di più, e questo Song for a New Day è basato su le vicissitudini di una banda musicale, e la musica vi svolge un ruolo essenziale, ma io e la musica non siamo reciprocamente appassionati, per cui pensavo di perdermi buona parte delle citazioni, dirette o indirette. E indubbiamente è stato così quando l'ho letto dopo l'assegnazione del premio, ma è stata comunque una lettura gradevole, anche se molto lontana dall'entusiarmarmi.
Lo scenario è quello di un mondo occidentale colpito da una qualche pandemia, di cui si sa poco, che costringe a regole di riduzione dei contatti, limitazioni e successive proibizioni di ogni assembramento, tra cui quello di concerti in pubblico. L'interesse politico ed economico portano poi a cavalcare questa situazione prolungandola forse oltre le reali necessità, ma poiché l'interesse della Pinsker non è quello di analizzare le ragioni socio economiche di questa crisi, il tutto non è chiarissimo, tranne l'effetto che ha su una band che incominciava ad avere successo e che è costretta ad interrompere ogni esibizione (dopo quella che verrà dichiarata l'ultima performance pubblica dell'intera nazione).
Ovviamente il pensiero che una parte non trascurabile delle ragioni per il premio ricevuto da questo romanzo sia dovuta alla rassomiglianza con gli eventi reali dovuti al Covid-19 sarà passato per la testa di tutti, ed onestamente devo pensare che qualche effetto l'abbia davvero avuto, perché tutto sommato il romanzo è piacevole ma non è certo meglio di altri concorrenti.
Il tema principale del romanzo è l'effetto del rapporto diretto col pubblico nell'espressione artistica di un complesso musicale, e anche il ruolo di un monopolio di registrazione controllata, cioè con ogni azione e suono predefinito e programmato, con la distribuzione generalizzata della stessa registrazione, in presenza di una tecnologia da Realtà Virtuale molto spinta, tanto da far sembrare a chi vede la registrazione di essere realmente presente all'evento.
Onestamente ci ho trovato poco altro, perché la storia che viene raccontata è abbastanza banale, senza lampi o invenzioni degne di nota, e con personaggi modesti, a parte le due che hanno la parte principale e che presentano un minimo di profondità in più, anche se per Rosemary sembra che i suoi problemi di rapporto con l'esterno, e con gli altri particolarmente, molto forti e limitativi della sua personalità all'inizio, si risolvano al momento opportuno senza tanti problemi.
Ancora una volta preponderanza fuori statistica di personaggi femminili e inevitabili rapporti lesbici. Sembra ormai sia necessario averli in ogni romanzo che meriti di considerazione per qualche premio...
Un romanzo gradevole, ma tutto sommato non molto significativo.