Brandon Sanderson

Il Campione delle Ere

ed. Fanucci 2011 (The Hero of the Ages - 2008)

L’Ultimo Impero del lord Reggente è finalmente crollato, e dai suoi resti è nato il Nuovo Impero di Elend Venture… ma sotto i peggiori auspici. La terra è scossa da terremoti sempre più frequenti, la cenere cade incessante dal cielo e le nebbie oscurano l’orizzonte anche durante il giorno, decimando raccolti e persone. Il mondo sembra essere condannato e la responsabilità maggiore ricade sulle spalle di Vin: la giovane Mistborn, ingannata dall’essere imprigionato nel Pozzo dell’Ascensione, ha compiuto la mossa azzardata di liberarlo, e ora Rovina imperversa nel mondo, deciso a distruggerlo con i suoi Inquisitori e i suoi eserciti di koloss. L’unico modo per arrestare la catastrofe sembra celarsi nei messaggi lasciati dal lord Reggente in alcuni depositi segreti sparsi per l’Impero. È una corsa contro il tempo: Vin e i suoi amici riusciranno a mettere insieme i pezzi di un enigma millenario e a sventare così la fine del mondo ormai imminente?

Romanzo conclusivo della triologia dei Mistborn, di cui avevo già commentato L'Ultimo Impero e Il Pozzo dell'Ascensione. Ero stato facile profeta che al termine della triologia avrei deciso di presentarla in questa serie di raccomandazioni di lettura. L'ho anche messa in lista di attesa per una recensione più accurata nella rubrica apposita, che però al momento stenta un poco a trovare il tempo per il suo sviluppo.
Tornando a
Il Campione delle Ere, devo riconoscere a Sanderson la capacità di tenere sotto controllo la gran parte dei fili in cui la narrazione si era sviluppata, e di portarli praticamente tutti al loro compimento. Questo rappresenta un po' il limite di questo volume in quanto, nonostante la sua dimensione, non presenta più alcuna novità particolare, nessuna nuova invenzione narrativa, ma solo la spiegazione delle relazioni esistenti tra i vari aspetti delle Tre Arti Metalliche, dei poteri e dei segreti delle varie creature esistenti, mentre la narrazione degli eventi prosegue verso il suo finale. E' un lavoro notevole, quello di Sanderson, che non si lascia sfuggire il controllo della vicenda anche se il finale è oggettivamente non troppo brillante, perchè la nascita di un Dio, un Dio a tutti gli effetti, che nasce dal compenetrarsi di due forze opposte può anche essere ragionevole, ma viene almeno da chiedersi perchè solo ora e non prima, e cosa avevano fatto queste due forze in precedenza, che doveva essere a occhio un tempo infinito. A parte questi dubbi che mi vengono sempre quando una vicenda scivola nell' irrazionale e nel mistico, direzione che a me non piace proprio per niente, Sanderson sembra in ogni caso capace di controllare con ragionevole sicurezza tutti i fili che aveva lasciato sviluppare nei due volumi precedenti.
La triologia è in effetti una storia unica, che può essere capita solo leggendo tutti e tre i capitoli in cui è suddivisa, anche se
Sanderson pone una certa cura nel far ragionevolmente concludere la vicenda in atto per ogni capitolo, e questo è specialmente vero per il primo volume, che è quasi autoconclusivo, se si accetta di non avere risposta a tanti quesiti lasciati irrisolti.
Non voglio entrare nel dettaglio dei pregi/difetti di questa storia, perchè credo meriti una recensione più completa nello spazo apposito, ma qui, arrivati alla fine della storia, posso sicuramente consigliarne la lettura come "consiglio del mese".
Mi sembra anche ovvio che
Sanderson si presenti nel panorama letterario internazionale del fantasy come un autore con grandi capacità, sia di gestire le vicende, sia di narrarle in modo adeguato.
Poichè è partito nel presentare una nuova saga fantasy in dieci volumi, c'è solo da sperare che sappia mantenere le promesse.

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