Stephen Bury

Cobweb: Il Complotto

ed. Nord 1997 (Cobweb - 1996)

Clyde Banks è vice-sceriffo in una piccola cittadina dell'Iowa, dove l'esercizio della legge si limita prevalentemente a intervenire quando capita un incidente stradale. Ma la vita di Clyde sta per diventare molto più complicata...
L'unità della Riserva Nazionale a cui appartiene sua moglie Desiree è stata messa in preallarme per fronteggiare una crisi in Medio Oriente, lasciando a Clyde il compito di badare alla loro bimba di cinque mesi. Nel frattempo, uno studente straniero viene trovato assassinato nei pressi dell'Eastern Iowa University. Le indagini portano Clyde a scoprire fatti sempre più strani e inspiegabili che avvengono in quell'università, dove un potente dipartimento usa il denaro federale per attività e ricerche molto sospette. Per quanto possa apparire un'idea assolutamente folle, sembra proprio che il nemico contro cui Desiree è stata inviata a combattere abbia una base proprio nel cuore degli Stati Uniti... E quello che sta aspettando è davvero molto pericoloso.
A questo punto, è un vice-sceriffo di provincia l'unica persona che può scongiurare il massacro di migliaia di americani.

Un romanzo di fantapolitica, scritto nell'intermezzo tra la prima "guerra del golfo" e la seconda invasione dell'Irak. Da' delle possibili motivazioni della prima guerra una visione "fantascientifica" che sembrano essere state lette e fatte proprie da chi ha scritto le motivazioni "ufficiali" della successiva invasione dell'Irak del 2003.
Il nome dell'autore e' uno pseudonimo sotto cui si nascondono uno scrittore diventato poi famoso, Neal Stephenson, e un suo zio di nome George Jewsbury. Oltre a questo romanzo ne hanno scritto un altro,
Interface, che ha la stessa base fantapolitica.
Di Neal Stephenson ho gia' presentato i suoi romanzi di maggiore successo, come Snow Crash, Argento Vivo e il suo seguito Confusione, mentre sto ancora aspettando con impazienza la pubblicazione del terzo romanzo della triologia,
The World System.
Quello che rende pregevole, ai miei occhi, questo Cobweb non e' tanto l'invenzione della storia, che, come ho detto, e' diventata addirittura banale e fin troppo "realistica" alla luce delle motivazioni (o scuse) che hanno portato all'invasione definitiva dell'Irak del 2003 e alla cattura ed esecuzione di Saddam Hussein. Anzi, la realta' successiva sembrerebbe aver addirittura surclassato la fantasia del romanzo anche in termini di invenzioni fantapolitiche. Mi e' molto piaciuto invece la descrizione dell'intelligence americana, con i suoi intrighi interni, l'inefficienza e la burocratizzazione di gran parte dell'attivita', le gelosie e le guerre intestine, i rapporti conflittuali e/o amichevoli al di la' dell'ufficialita' con i servizi segreti dei paesi amici o ufficialmente nemici, cioe' tutto il normale funzionamento di una organizzazione statale, e non di una superorganizzazione che segretamente gestisce il mondo a proprio volere, come invece viene spesso rappresentata da parte di frange politiche molto "complottistiche" e antiamericane a priori e anche in molti romanzi di intrighi internazionali. Il funzionamento dei "servizi" che appare in Cobweb e' invece molto piu' umano, piu' soggetto alle gelosie e alle ambizioni umane e rende anche piu' comprensibile quello che puo' essere il retroterra che ha reso possibile l'11 Settembre 2001.
Ma e' anche estremamente divertente e didattica la descrizione della vita sociale nelle profondita' delle regioni agricole centrali degli USA. Semplice, banale e noiosa, estremamente provinciale ma anche con punte di efficienza e di innovazione tecnologica di altissimo livello. Persone che a mala pena sanno che esiste un mondo al di fuori del loro, che senza il servizio militare non uscirebbero nemmeno dalla loro contea, ma che sono anche in grado, magari senza nemmeno rendersene conto, di definire i destini del mondo. Una descrizione paradossale ma anche estremamente realistica di come si costruisce e si sviluppa la politica americana, meccanismo che viene ancor piu' analizzato nelle sue assurdita' in
Interface, ma che gia' qui ha una adeguata illustrazione.
Un romanzo molto atipico, che puo' anche essere ritenuto ai margini della Fantascienza, ma che merita di essere letto, anche per la dimostrazione, una volta ancora, che a volte la realta' puo' essere piu' fantasiosa della fantasia (o magari si limita a copiarla).

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