Ian McDonald

Everness
Terra Incognita
Pianeta Parallelo
L'Imperatrice del Sole

ed. Urania Mondadori 2018

 

 

 

Tejendra Singh, il fisico che ha scoperto il modo di mettere in comunicazione le varie Terre del multiverso, viene rapito sotto gli occhi del figlio, il giovane Everett Singh. Everett è a sua volta un genio della logica e dell'informatica e decide di partire in cerca del padre. Ma partire per dove? Innanzitutto bisogna recuperare la mappa degli universi elaborata dal dottor Singh e trovare il luogo in cui tutte le realtà coesistono e le verità di ogni mondo si sommano. Everett scopre la porta che apre l'ingresso a n dimensioni e si avventura da un mondo all'altro in cerca di Tejendra. Un crocevia tra percorsi infiniti, dalla Londra che conosciamo a una teoria di città-labirinto ancora invisibili.

 

 

Everett Singh è riuscito a fuggire dalle grinfie di Charlotte Villiers, ma a un prezzo altissimo: la perdita di suo padre, il fisico Tejendra Singh, in uno degli universi paralleli del multiverso. Ora, a bordo della Everness, Everett sta studiando l'Infundibulum, la mappa dei mondi della Panoplia redatta dal padre, per effettuare il prossimo salto Heisenberg che condurrà lui e l'equipaggio della nave in un altro dei mondi paralleli. Ma la malvagia Charlotte Villiers è un passo avanti a lui...

 

 

Il salto di Heisenberg ha portato la Everness su una Terra alternativa, diversa da qualsiasi luogo l'equipaggio dell'astronave abbia mai visto. Everett Singh, Sen e gli altri si trovano su una pianura sconfinata, in un mondo in cui i dinosauri non si sono estinti ma si sono evoluti acquisendo un vantaggio tecnologico di venticinque milioni di anni sull'umanità, e nel bel mezzo dello scontro tra nazioni rivali. L'equipaggio della Everness deve affrontare un mondo che sta andando rapidamente verso l'apocalisse. Per sopravvivere, e per capire quali nuovi scenari si aprono per l'umanità

Avevo appena letto Luna Nuova di Ian McDonald, e seguendo il desiderio di leggere altri romanzi di questo autore, che mi sembra molto dotato stilisticamente, anche se non sempre in grado di gestire bene le storie che descrive, ho provato a leggere questa trilogia pubblicata in rapida successione da Urania. La prima sorpresa, diciamo così, è che si tratta di un'opera chiaramente Young Adult, anche se in nessuna presentazione è dichiarata tale. Io non ho preconcetti, assolutamente, e gli YA mi piacciono, se scritti bene, ma mi piacerebbe sapere prima che tipo di romanzo vado a leggere. La seconda sorpresa, anche questa spiacevole, è che non si tratta affatto di una trilogia, nel senso che la storia non si conclude con il terzo volume, ma che non è detto che McDonald sia disposto a scrivere il seguito, sostanzialmente per la scarsa vendita di questi primi tre.
Ma torniamo ai contenuti dei romanzi. L'assunto di base è l'esistenza di un multiuniverso, nella sua versione più estesa, per cui in ogni istante in cui un evento con diverse probabilità di accadere viene oggettivamente osservato, nascono tanti universi indipendenti in ognuno dei quali l'evento ha un diverso risultato. È ovviamente una tesi estrema che ha poca se non nessuna credibilità scientifica ma che offre ovviamente una ricca possibilità narrativa. Ma a parte che McDonald non lo spiega molto bene, in realtà lo sfrutta anche molto male, limitandosi sostanzialmente a qualche variante della nostra realtà attuale senza nemmeno una grande fantasia. La quantità di pagine che spreca descrivendo le variazoni strutturali e topografiche di un paio di Londra diverse, comprensibili e forse gradevoli solo per chi conosce ogni dettaglio della Londra attuale, è davvero assurda per tre romanzetti piuttosto poco polposi. McDonald introduce anche altri aspetti scientifici di punta, come l'entanglement portato addirittura ad una connessione totale tra gemelli, sempre in modo molto poco approfondito, ma questo è ragionevole visto in particolare il punto di vista adolescenziale che caratterizza l'intera storia. Il risultato finale è un racconto movimentato, in cui predominano le "sorprese" dovute alle differenze tra i diversi universi, ma con una trama tutto sommato povera (che ancora però non si conclude). I personaggi sono un po' troppo sopra le righe e, come quasi una costante nella narrazione YA più tradizionale, i buoni sono buonissimi e i cattivi cattivissimi. Le ingenuità, i Deus ex Machina, le casualità non proprio casuali si sprecano, e i dinosauri evoluti per 62 milioni di anni sono proprio una delusione.
Diciamo come sommario che è una storia non proprio ben riuscita e che Urania avrebbe fatto bene a risparmiarci. Se però sta puntando ad un pubblico adolescente e decisamente poco esperto, allora potrebbe avere ragione, perché lo stile di scrittura è di buon livello e, a parte qualche descrizione veramente troppo noiosa, sono romanzetti che si leggono velocemente. Purtroppo il pubblicare opere di non grande valore solo perché rientrano nelle dimensioni limitate della rivista sembra sia ritornata di moda (sempre meglio che tagliare drasticamente romanzi più lunghi, però). Anche una nuova politica verso la conquista di un pubblico giovane andrebbe dichiarata a priori, per non trarre in inganno i lettori con il semplice nome dell'autore.

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