Vernor Vinge

Tutti i Racconti/1
Tutti i Racconti/2

ed. Nord 2006/2007 (The Collected Stories of Vernor Vinge - 2001)

Fin dal suo primo racconto, apparso nel 1965, Vernor Vinge ha saputo forgiare una carriera autoriale davvero unica e irripetibile, segnata dalla sua straordinaria capacità di trattare idee e tematiche destinate a incidere non soltanto sul genere fantascientifico, ma anche sulla percezione del mondo moderno, delle sue sfide e delle sue contraddizioni. Già nel 1981, con Il vero nome, Vinge ha infatti descritto in modo straordinariamente vivido e convincente quello che, tre anni dopo, William Gibson definirà «cyberspazio» e che influenzerà numerosissimi scrittori. E, nel 1993, con il suo celebre saggio sulla «singolarità tecnologica» ha prospettato un rivoluzionario – e temibile – punto di svolta dell’umanità («Entro trent’anni, disporremo dei mezzi tecnologici necessari per creare un’intelligenza superumana. Poco dopo, l’era degli esseri umani finirà. È evitabile un simile progresso? E, se esso non è evitabile, è possibile orientare gli eventi in modo tale che noi possiamo sopravvivere?»), una teoria che ha avuto notevoli sviluppi, in campo sia scientifico (soprattutto con gli studi di Ray Kurzweil) sia letterario (per esempio nelle opere di Greg Egan). Caratterizzati da una magistrale tecnica narrativa e da un sorprendente slancio visionario, i racconti presentati in questo volume offrono dunque ai lettori che apprezzano il sense of wonder della vera fantascienza creativa una panoramica completa su un autore che, ancora oggi, non smette di stupire.

Un’eccezionale perizia narrativa e uno slancio visionario d’incredibile forza: ecco le carattteristiche di Vernor Vinge, caratteristiche che emergono con prepotenza in questo volume, vera summa di un autore che, dal suo primo racconto, apparso nel 1965, fino a oggi, non ha mai smesso di suscitare entusiasmo nei suoi lettori. Nelle storie di Vinge emerge infatti una capacità rara, e cioè quella di elaborare idee e di offrire spunti di riflessione, che va ben oltre l’ambito letterario, per influenzare non soltanto altri scrittori, ma anche il modo in cui gli esseri umani affrontano l’esistenza. Accanto al suo inesauribile amore per la scienza, infatti, Vinge coltiva una sensibilità particolare per l’individuo, per i suoi sentimenti, le sue paure e le sue ambizioni: ciò lo porta a trattare un’amplissima varietà di temi – dal razzismo alla rivoluzione tecnologica, dall’anarchia ai contatti con gli alieni – e a farlo con assoluta maestria. Dalla provocatoria, fulminante premessa di Peccato originale («Perché non creare una razza dalla vita ancora più breve, più intelligente e aggressiva rispetto a quella umana?») al tuffo nella possibilità (o nell'impossibilità) di vivere senza la tecnologia narrato in Tempi veloci a Fairmont High, Vinge si conferma un autore necessario per capire le contraddizioni e le sfide del presente, e per affrontare quelle del futuro.

Vernor Vinge e' uno dei miei autori preferiti, non per altro ho iniziato questa serie di presentazioni, ormai piu' di tre anni fa, con il suo primo romanzo che ho letto, Universo Incostante, vincitore del Premio Hugo nel 1992. Anche il romanzo successivo, Quando la Luce Ritornera', ambientato nello stesso universo, ma in un'epoca precedente, ha vinto l'Hugo nel 2000. Non ne ho ancora parlato per pura pigrizia, perche' me lo dovrei rileggere, dato che mi ricordo molto male la trama, e mi rimane solo la sensazione di un romanzo originale, estremamente ben scritto, con la normale abbondanza di idee socio-economico-scientifiche che Vinge e' solito distribuire a piene mani nei suoi scritti.
Questa raccolta di tutti i suoi racconti, almeno quelli fino al 2001, perche' poi ne ha scritti altri notevoli, permette di capire molto bene l'evoluzione stilistica e tematica di questo scrittore.
La raccolta presenta opere molto disomogenee, e l'ordine di pubblicazione che e' stato seguito, e non l'ordine di scrittura, lascia qualche perplessita' specialmente per i primi racconti. In realta' all'inizio della sua carriera di scrittore, Vinge ha avuto delle grosse difficolta' a far diventare dei racconti con un inizio, uno svolgimento ed una fine l'enorme quantita' di idee che era in grado di generare. Nonostante la sua dichiarazione di trovarsi a suo agio solo con il format del racconto lungo, e di non essere in grado di gestire la lunghezza del romanzo, e' molto evidente da tutti quelli presentati nel primo volume, che questa dimensione non era molto adatta al suo vulcanismo di idee. Quasi tutti i racconti del primo periodo presentano idee molto buone, e spesso eccellenti, sviluppate solo in parte e poi terminate in un modo deludente, senza una conclusione definita, e troppo spesso senza una conclusione comprensibile.
Con Universo Incostante il perche' e' diventato evidente. Non solo la dimensione del romanzo e' del tutto necessaria per sviluppare adeguatamente l'idea di base e le innumerevoli di contorno, ma deve essere anche un romanzo di dimensioni notevoli. E lo stesso e' stato per
Quando la Luce Ritornera', dove, come anche nel suo predecessore, sono piu' gli argomenti lasciati in sospeso, o nel dubbio, di quelli completamente chiariti. E in piu' di 400 pagine ognuno. Ma in questo caso sono situazioni indefinite del tutto accettabili, perche' lasciano aperte molte possibili soluzioni, e forse Vinge potrebbe decidere di tornarci sopra.
Nella sequenza dei racconti e' abbastanza evidente il salto di qualita' fatto quando il romanzo e' diventato la sua dimensione base, ed il racconto solo il mezzo per mettere alla prova delle idee nuove. Inoltre e' molto evidente la crescita del numero di pagine di ogni racconto al passare del tempo.
Nel secondo volume si possono trovare dei veri e propri gioielli. Incominciando da La Ciarlona, racconto che ha posto le basi, andando sempre a ritroso nel tempo, sia ad Universo Incostante che a Quando la Luce Ritornera', e che, se Vinge vorra', potrebbe essere base anche per uno sviluppo estremamente interessante in avanti nel corso dello sviluppo di quelle civilta'.
La raccolta e' poi conclusa da Tempi Veloci a Fairmont High, apparso per la prima volta in questa raccolta e successivo vincitore del Premio Hugo, nonche' probabile base per il prossimo romanzo.
Tutto sommato, anche valutando i primi racconti per il loro valore di documento, e di generatori di idee, piu' che per il loro valore letterario, una coppia di volumi, che sono, al solito, un unico volume nell'edizione originale, che valgono del tutto il loro costo, e che per gli appassionati di Vinge rappresentano uno strumento essenziale per capire la sua evoluzione stilistica.

Torna a: elenco mesi - SF&Fantasy - Home Page