Andreas Eschbach

Lo Specchio di Dio

ed. Fanucci 2002 (Jesus Video - 1998)

Nella necropoli di Bet Hamesh, non lontano da Gerusalemme, l’archeologo Stephen Foxx scopre lo scheletro di un uomo morto duemila anni prima… con accanto il manuale di utilizzo di una videocamera. Lo stupore del ritrovamento si trasforma subito in inquietante enigma: la videocamera è ancora in progettazione e l’uscita sul mercato è prevista entro tre anni. Le ipotesi si fanno sempre più ‘fantastiche’, fino all’incredibile: si tratta forse di un futuro viaggiatore del tempo che avrebbe visitato la Palestina nel primo secolo, per filmare gli accadimenti della vita di Gesù Cristo? Tuttavia, ammettendo questa possibilità, che fine ha fatto l'apparecchio, e soprattutto, dove sono nascoste le registrazioni? Si tratta della scoperta archeologica più sconcertante di tutti i tempi, o soltanto di una beffa ingegnosa? Ha inizio una forsennata corsa alla ricerca del video in Palestina e Israele, sullo sfondo di ipotesi scientifiche, di accanite e oscure trattative finanziarie, tra intrighi e cospirazioni. Si profila così lo scenario di una verità occulta: il video di Gesù farà vacillare le basi stesse della cultura occidentale?

Grazie ad una bella ristampa in edizione rilegata ma a prezzo molto contenuto, ho potuto conoscere Eschbach, di cui non avevo ancora letto niente.
Questo è sicuramente un romanzo un po' atipico per una rubrica dedicata alla fantascienza e al fantastico. C'è un viaggio nel tempo, ma uno solo e casuale, e ciò nonostante è molto difficile poterlo definire un romanzo di fantascienza, svolgendosi oltretutto completamente nei nostri giorni. E' una storia molto irrealistica, ma lontana da ogni definizione di fantastico.
Perchè allora lo presento come consiglio di lettura di questo mese?
Sostanzialmente perchè mi è piaciuto, perchè molti romanzi più aderenti al tema sono ancora nella lista di lettura, specialmente alcune opere in più volumi, di cui non voglio parlare fino alla loro lettura completa, e perchè il limite di fantascienza e fantastico non è poi così rigido da non poterci far entrare anche un romanzo del genere.
Romanzo che ha sostanzialmente la struttura di un thriller, la cui base è la ricerca della telecamera che potrebbe aver ripreso almeno in parte le vere attività di
Gesù di Nazareth. Molti personaggi giocano il loro ruolo in questa ricerca, e sono descritti con molta cura ed attenzione. L'azione non manca certo, come non manca la riflessione filosofica sul significato della vita e sui valori che possono giustificare la nostra personale azione in questo più ampio teatro.
E se Ratzinger si chiama invece Scarfaro ed è italiano, la somiglianza non può sfuggire.
Tutto sommato qualche ora di piacevole lettura che lascia anche qualche argomento su cui pensare.
Cosa si vuole di più da un romanzo che non è certo un capolavoro?

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