Norman Spinrad

Tra Due Fuochi

ed. Nord 1982 (A World Between - 1979)

Fin dai tempi della sua colonizzazione il pianeta Pacifica ha visto fiorire la propria civiltà senza influenze esterne e ha potuto svilupparsi e progredire secondo i principi della più libera democrazia, basata su un sistema di votazioni elettroniche che permettono a tutti i cittadini di esprimere le proprie preferenze. Ma ora questa civiltà utopistica, questo ideale democratico cui guardano con un misto di ammirazione e invidia tutti i pianeti della galassia, questo mondo dove i due sessi godono di una giusta ed armonica uguaglianza, viene di colpo messo in pericolo dall'arrivo di due fazioni estremiste di opposte correnti. Da una parte i discepoli della Scienza Trascendentale, in possesso di enormi segreti scientifici e tecnologici, vorrebbero dividere le loro conoscenze con tutti quelli che sono disposti ad aderire alla loro organizzazione, fondata su una concezione quasi fanaticamente "maschilista". Dall'altra le "Femocratiche", femministe ultra-radicali provenienti dalla Terra, si propongono di fomentare la rivolta delle donne e di instaurare una spietata matriarchia.
Un romanzo di rara potenza narrativa, altamente controverso, su una tremenda lotta politica tra sostenitori della supremazia maschile, femministe radicali e un popolo fortemente attaccato alla migliore democrazia sessuale e sociale.

Uno scrittore difficile, Norman Spinrad. Quasi sempre esagerato, sanguigno, truculento. L'ho letto senza troppo entusiasmo in La Civiltà dei Solari (Solarians 1966), in quello che sembra il suo primo romanzo e che ha, secondo me inspiegabilmente, inaugurato la collana Cosmo Argento della Nord. Ho letto con sorpresa, ma anche con un certo fastidio, Il Pianeta Sangre (The Man in the Jungle 1967) troppo truculento, esageratamente violento, anche se il tema centrale che il romanzo cercava di seguire era serio e la violenza ne faceva parte sostanziale. Mi sembrava al momento uno scrittore che cercava una strada personale, ma che non era ancora riuscito a trovare un equilibrio narrativo, esagerando quasi sempre verso la trasgressione spesso gratuita.
Poi è arrivato
Jack Barron e l'Eternità ( Bug Jack Barron 1969) e il mio giudizio è completamente cambiato, perchè Spinrad aveva trovato il suo giusto livello narrativo, ed aveva molto da raccontare. La sua visione del mondo futuro era concreta e senza speranza, violenta e ridotta ai sentimenti e desideri più elementari. Un grande romanzo, specialmente per il periodo di sviluppo personale in cui mi è capitato di leggerlo.
Ma quello che in fondo mi è piaciuto di più, all'epoca, è stato questo
Tra Due Fuochi. Quando l'ho letto per la prima volta ero tutto sommato ancora abbastanza giovane, di un'età in cui le Utopie fanno ancora presa, anche se avevo già messo da tempo in discussione quella principale. La forma di democrazia diretta descritta da Spinrad in questo romanzo mi sembrava accattivante, così come mi sembrava estremamente piacevole la democrazia sessuale che vi viene presentata. Lo scontro tra questa visione e uno scientismo maschilista un po' forzato è certamente una versione di scontro tra il bene ed il male in cui si sa già da che parte stare, mentre il femminismo da burletta delle femocratiche sembra introdotto solo per evitare una contrapposizione troppo netta tra due sole visioni del mondo, una specie di avvertimento che non c'è mai limite al peggio.
Riletto oggi, quella democrazia diretta mostra tanti difetti e incongruenze da dover collassare spontaneamente in tempi brevissimi, e i rapporti tra i sessi sono descritti con una mancanza di sfumature da sembrare più che altro un elenco di casi clinici. Il romanzo mostra in modo evidente che da quando è stato scritto il mondo è cambiato profondamente, ma anche che sono profondamente cambiato pure io, il lettore. Rimane un esempio piuttosto significativo di alcune delle idee dell'epoca, di cosa si riteneva trasgressivo, del femminismo militante che incominciava a perdere colpi e a stancare anche i più favorevoli. Porta anche impresso in modo netto ed inevitabile la personalità del suo autore, che non è un personaggio anonimo, perso nella massa.
Letto con la consapevolezza che rivela le emozioni, i desideri, le paure e le speranze della parte progressista dei cittadini americani di trenta anni fa, è ancora un romanzo estremamente godibile, e vale la pena spendere del tempo per cercarlo in negozi specializzati o dell'usato, specialmente in questo periodo in cui la fantascienza moderna sembra ignorare il mercato italiano.

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