John C. Wright

L'Eta' dell'Oro
Phoenix
La Luce del Millennio

ed. Nord 2004 (The Golden Age - 2002)
ed. Nord 2005 (The Phoenix Exultant -2003)
ed. Nord 2006 (The Golden Trascendence -2003)

In un futuro lontanissimo, la Mente Umana ha celebrato il suo trionfo sulla Natura. La nanotecnologia, l’intelligenza artificiale e la realtà virtuale hanno permesso all’uomo di sconfiggere il tempo, lo spazio e le leggi fisiche dell’universo. Il sistema solare, governato da esseri immortali, è una società interplanetaria perfetta, in cui non esistono conflitti. Non è più necessario neppure porsi domande, perché tutto è comprensibile e ogni cosa è sotto controllo. Ma questa nuova, luminosa età dell’oro rischia di venire destabilizzata da un singolo individuo, Phaethon, della casata dei Radamanthus. Durante una grandiosa festa che celebra i mille anni della Grande Trascendenza, Phaethon s'imbatte prima in un uomo che lo accusa di essere un impostore, poi in un Nettuniano che si presenta come un suo vecchio amico - anche se lui non lo ricorda affatto - e che gli fa una rivelazione sconcertante: gran parte della memoria di Phaethon è stata rimossa dal suo cervello e archiviata in qualche remota località dell’universo, proprio da quel governo che lui ha sempre ritenuto giusto e infallibile. Per Phaethon inizia così un'odissea che lo porterà su Giove, Marte e Venere, tra umani, macchine intelligenti e strane forme di vita che fondono uomini e macchine. E non solo per ritrovare la propria memoria, ma soprattutto per scoprire quale crimine ha commesso per meritare una punizione così terribile...

Phaethon, brillante e ambizioso erede della casata Rhadamant, è stato esiliato dal potente sophotech Aurelian e, per legge, chiunque lo aiuti o gli parli verrà a sua volta ostracizzato. Completamente solo per la prima volta nella sua lunghissima vita, Phaeton ha un'unica speranza e cioè raggiungere Talaimannar, il luogo ove confluiscono tutti i fuoricasta come lui. Ma qualcuno, infrangendo la legge, gli rivela il vero motivo della sua cacciata dalla società: impedire a ogni costo il lancio della Phoenix Exultant, la straordinaria astronave che lui stesso ha costruito. Phaethon si convince ben presto che il complotto è stato ordito dall'Ecumene Silenzioso – la prima e unica colonia terrestre, fondata secoli prima su Cygnus X-1 –, che non è stato affatto inghiottito da un buco nero, come tutti sostengono, ma è ancora popolato da coloni decisi a mantenere segreta la loro esistenza e soprattutto a non essere raggiunti dalla Phoenix, l'unica astronave in grado di attraversare il vuoto interstellare fino a loro. Tuttavia nessuno è disposto a credergli, e lo stesso Phaethon non ha che il ricordo di un incubo per provare i suoi sospetti… Confermando il talento dimostrato nell'Età dell'oro – primo romanzo della trilogia incentrata su Phaethon –, John C. Wright firma un romanzo esaltante per potenza immaginativa, grazie soprattutto a uno stile raffinatissmo, in cui l'angoscia si mescola all'ironia e la compassione per l'«umanità» si alterna ad affondi penetranti sulla follia autodistruttiva che la pervade. E dimostra così che i grandi autori riescono sempre gettare una luce tanto impietosa quanto rivelatrice sul nostro presente anche se narrano storie proiettate in un futuro lontanissimo.

La Grande Trascendenza è imminente. La solenne celebrazione che ha luogo ogni mille anni e in cui si fondono tutte le menti - umane, cibernetiche e sophotecniche di qualsiasi neuroforma - sta per avere inizio. La Trascendenza giudicherà l’operato di tutti gli esseri viventi e illuminerà il futuro, tracciando le rotte della civiltà per il millennio successivo. Tuttavia essa costituisce anche un momento di totale vulnerabilità per gli esseri che vi prendono parte e quindi per l’intero Ecumene Dorato. Il pericolo è tutt’altro che remoto: sembra infatti che il misterioso Ecumene Silenzioso, la colonia fondata dagli uomini sul lontanissimo Cygnus X-1, che si credeva estinta da millenni, stia preparando un attacco mortale. L’unico in grado di sventare la minaccia è Phaethon, cui è stato finalmente revocato l’esilio ed è stata riconsegnata la Phoenix, la sua prodigiosa nave interstellare, l’unica capace di viaggiare a una velocità quasi-luce. Ma la battaglia si rivelerà ricca di colpi di scena e drammaticamente diversa da ogni previsione. Che cosa vuole in realtà il nemico? Sta davvero cercando di distruggere l’umanità? E cos’è successo nell’Ecumene Silenzioso durante secoli e secoli di oscuro isolamento? Per trovare le risposte, Phaethon dovrà confrontarsi con Niente, il potentissimo sophotec costruito dai Silenziosi, ed essere pronto a mettere in gioco le proprie certezze, i propri valori e i propri sogni di un’umanità libera e felice…

Romanzi di esordio di un ex avvocato trentanovenne diventato giornalista. Appassionato da sempre di SF, aveva pubblicato in precedenza solo tre racconti.
La storia si svolge in un lontanissimo futuro, in cui le Intelligenze Artificiali sono arrivate ad una completa autocoscienza e governano, apparentemente con benevolenza, l'intero sistema solare, gestendo la vita delle intelligenze individuali che spesso, ma non sempre, derivano da vecchi esseri umani. Un corpo fisico non e' ovviamente piu' necessario, anche se ancora viene usato a volte, ma la vita sociale avviene nell'universo mentale gestito dai Sophocor, le grandi macchine intelligenti. L'immortalita' delle menti e' ovviamente garantita per tutti, anche se l'universo fisico reale, con la sua imprevedibilita', pone a volte problemi non facilmente risolvibili.
In questa realta' anche i sentimenti sono cambiati, ma non tanto profondamente. E questa e' piu' una storia di sentimenti, di significati, che di azione, che non manca, ma e' un sottofondo agli interrogativi morali che l'immortalita', le nuove responsabilita' delle supermenti, l'esistenza delle menti collettive fanno emergere in modo significativo.
Storia molto ben scritta, che non potra' piacere a tutti, proprio perche' cerca piu' di far pensare il lettore che a narrare degli avvenimenti da scorrere con leggerezza, specialmente nella parte finale, dove l'interrogativo di fondo del conflitto tra liberta' individuale e benessere generale, legato indissolubilmente all'alternativa tra progresso o stagnazione ed isolamento che, in presenza di immortalita' significa un lento spegnersi, domina l'intera storia.
Sono molti i temi affontati in questa narrazione, divisa in tre capitoli, ma sostanzialmente omogenea, tra cui spicca anche quello del significato dell'identita' individuale e suo rapporto con l'insieme dei ricordi. Tema che e' estremizzato dalle possibilita' tecnologica presenti nella storia narrata, ma che ha un significato anche nel nostro mondo limitato. Se un'identita' individuale e' rappresentata dall'insieme dei suoi ricordi, cosa e' una sua immagine di cui si sono persi, per l'impossibilita' di registrarli, i pensieri e le emozioni di alcuni minuti? E' lo stesso individuo o uno differente, anche legalmente, perche' nei minuti mancanti potrebbe aver preso decisioni e scelto strade che la sua immagine parziale non puo' ricordare? Questo e' solo uno dei temi trattati in questi romanzi, e sempre con uno stile estremamente accattivante, che rende gradevoli anche le lunghe pause dedicate proprio a queste discussioni.
Un esordio eccellente, quello di Wright, che ha ora iniziato a scrivere un'opera di Fantasy, in parte gia' pubblicata negli Stati Uniti, molto ben accolta dal pubblico. Una lettura senz'altro stimolante e non banale, questa triologia, che agita un poco le acque fin troppo stagnanti del genere fantascientifico.

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