James Barclay

Le Cronache del Corvo
La Compagnia del Corvo
Il Sortilegio del Corvo
La Notte del Corvo

ed Nord 2010, 2011, 2012 (Dawnthief 1999, Noonshade 2000, Nightchild 2001)

 

Il loro nome è leggenda: il Corvo. Sono sei uomini e un elfo, mercenari che da oltre dieci anni si mettono al servizio del miglior offerente nelle guerre che dilaniano Balaia. Il loro coraggio è pari soltanto all'amicizia che li lega e alla lealtà che hanno sempre dimostrato nei confronti dei nemici, diventata un vero e proprio codice: Uccidere, mai assassinare. Eppure non hanno mai dovuto affrontare una missione così pericolosa e disperata. I malvagi Lord Stregoni, infatti, sono fuggiti dalla prigione in cui erano stati rinchiusi per trecento anni e ora stanno radunando un imponente esercito di barbari e sciamani, con l'obiettivo di invadere e distruggere Balaia. L'ultima speranza di salvezza, l'unica arma in grado di sconfiggerli, sono i tre amuleti necessari per lanciare Ruba Aurora, un terribile incantesimo che potrebbe far calare la notte eterna sul mondo. Così Denser, uno dei pochi maghi in grado di controllare Ruba Aurora, parte alla ricerca degli amuleti, scortato dalla compagnia del Corvo. Ma basteranno il coraggio e l'amicizia per garantire la sopravvivenza di Balaia?

Per fermare l’imponente esercito radunato dai Lord Stregoni, la compagnia di mercenari conosciuta come il Corvo ha lanciato Ruba Aurora, un incantesimo potentissimo ma impossibile da controllare. E ora deve affrontare le conseguenze devastanti di quel gesto estremo. Ruba Aurora ha infatti squarciato i cieli sopra la città di Parve, aprendo un portale d’accesso a una dimensione parallela dominata dai draghi, che da secoli aspettavano un’occasione per invadere i regni degli uomini. Il passaggio è ancora troppo stretto, ma è solo questione di tempo: presto si allagherà e uno stormo d’invincibili draghi-guerrieri si riverserà su Balaia, portando morte e distruzione e sconvolgendo l’equilibrio dell’universo. Per avere almeno una possibilità di scongiurare l’apocalisse, il Corvo è costretto a rimettersi in viaggio attraverso una terra dilaniata da guerre, rivalità e lotte intestine, nella speranza di trovare gli antichi manoscritti del mago Septern, colui che ha creato l’unico sortilegio in grado di annullare gli effetti di Ruba Aurora...

 

Sono passati quattro anni da quando il gruppo di mercenari conosciuto come il Corvo ha neutralizzato gli effetti del terribile incantesimo Rubaurora. Quattro anni di pace, che hanno consentito all'Ignoto e ai suoi compagni di riprendere un'esistenza tranquilla, mentre la maga Erienne e il mago Denser hanno coronato il loro sogno d'amore, dando alla luce una bellissima bambina, Lyanna. Ma quell'immensa gioia rischia di diventare una spaventosa minaccia per l'intero mondo di Balaia. La piccola, infatti, è dotata di poteri devastanti, che hanno già scatenato una serie di catastrofi naturali; e adesso alcuni vorrebbero sfruttare quel potere per dominare i regni rivali, mentre altri sono addirittura pronti a uccidere la bambina pur di riportare Balaia alla normalità. In ansia per la figlia, Erienne decide quindi di partire all'insaputa di tutti, persino dello stesso Denser. Ma quella fuga mette in allerta i sovrani di Balaia, che richiamano in servizio il Corvo per scoprire dove si nasconde la donna. E i mercenari saranno obbligati a una terribile scelta: considerare Erienne una nemica e darle la caccia, o disobbedire agli ordini per proteggere lei e la sua bambina, diventando così dei traditori...

Una trilogia fantasy che avevo scartato quando era stata pubblicata dalla Nord, anche se era un periodo in cui acquistavo quasi tutto quello che ritenevo perlomeno leggibile. Ma una rapida occhiata al primo volume mi aveva convinto che il livello di leggibilità era raggiunto con difficoltà, o non raggiunto del tutto. Li ho letti ora, in una versione digitale, per verificare quella mia sensazione, e devo effettivamente confermarla in toto.
Si tratta di una opera piuttosto brutta, che si salva solo in parte perché nel mondo fantasy esistono opere ancora più brutte e illeggibili, il cosiddetto fantatrash, ma questa trilogia del Corvo ci si avvicina molto.
Quando in una recensione si dà un giudizio non proprio positivo ad un libro, è buona educazione cercare di dare anche qualche ragione di tale giudizio, possibilmente un poco più oggettivo del semplice "non mi piace", che è invero cosa molto diversa da un giudizio di qualità sul libro, come quello che sto cercando di dare io.
Allora perché non ritengo questi romanzi di qualità sufficiente per il mio livello di accettazione?
Incominciamo proprio dall'inizio, dal primo capitolo. La Compagnia del Corvo, di cui non si sa ancora niente e se ne ignorano i componenti, sembra essere pagata per difendere un castello da un assalto nemico, e la descrizione dell'attacco è la prima scena del romanzo. Ottimo inizio secondo le regole migliori per la narrazione di genere: far precipitare subito il lettore nell'azione diretta. Però bisognerebbe che il lettore fosse messo in grado di capire qualcosa, almeno chi sta con chi e chi contro. Invece ci si trova a far confusione tra difensori ed attaccanti... un mago viene ucciso, un altro scappa e viene inseguito dal Corvo, ma non è chiaro chi sia... e improvvisamente si è in presenza di un drago imponente, assolutamente micidiale, che però parla con un esponente del Corvo, e quando il mago inseguito gli ruba un medaglione si scatena contro tutti con vampate di fuoco, ma tutti però si salvano. Il mago (era un avversario?) offre alla Compagnia del Corvo un nuovo contratto, e quello che si era capito di alleati e nemici va definitivamente nella spazzatura. Lo stile narrativo poi non aiuta per niente: frasi brevi, descrizioni all'osso, tono aulico.
Superata la confusione iniziale, i ruoli dei vari personaggi iniziano faticosamente a delinearsi e la storia può finalmente svilupparsi. Ma ci veniamo a trovare nel pieno dei clichè del mondo fantasy: maghi potentissimi ma divisi in "scuole" che non si sopportano l'un l'altra (e nonostante il loro potere, non governano il mondo), un universo multidimensionale che solo alcuni maghi riescono a percorrete e ad aprire "porte" tra le dimensioni e draghi enormi, fortissimi, intelligenti e feroci che non si capisce in base a quale legge fisica possano esistere, ma "tanto è fantasy"...
Ovviamente parte la ricerca per "il segreto dell'incantesimo nascosto" che è l'unica soluzione possibile per fermare l'invasione dei cattivi che più cattivi non si può, e quando al termine del primo volume l'incantesimo viene finalmente usato e i cattivi eliminati, ci si accorge che si è generato un pericolo ancora maggiore... e si ricomincia a correre, a cercare, per trovare l'unica soluzione capace di evitare la fine del mondo.
Direi che basta così, non voglio infierire oltre. Tutto sommato la vicenda rimane in piedi e il linguaggio, seppur povero e nello stesso tempo arzigogolato, scorre senza inciampi davvero grossi. Questo mi evita di dare un voto completamente insufficiente, ma onestamente ci siamo molto vicini
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