The Interdependency—humanity’s interstellar empire—is on the verge of collapse. The extra-dimensional conduit that makes travel between the stars possible is disappearing, leaving entire systems and human civilizations stranded.
Emperox Grayland II of the Interdependency is ready to take desperate measures to help ensure the survival of billions. But arrayed before her are those who believe the collapse of the Flow is a myth—or at the very least an opportunity to an ascension to power.
While Grayland prepares for disaster, others are prepare for a civil war. A war that will take place in the halls of power, the markets of business and the altars of worship as much as it will between spaceships and battlefields.
The Emperox and her allies are smart and resourceful, as are her enemies. Nothing about this will be easy... and all of humanity will be caught in its consuming fire. |
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Secondo capitolo di questa serie, The Interdependency, dopo The Collapsing Empire (tradotto poi in italiano come Il Collasso dell'Impero). La storia prosegue nel solito stile di Scalzi, scorrevole, leggero e sempre ironico, con quel poco di torpiloquio che un certo personaggio permette e quel tocco lieve di sesso che sembra stia diventando di moda.
Devo avvertire che inevitabilmente ci potrà essere dello spoiling nei riguardi del romanzo precedente, ma cercherò di evitarlo il più possibile.
Ora che lo scenario è stato ragionevolmente presentato, e i personaggi principali hanno fatto, quasi tutti, la loro comparsa di presentazione, gli avvenimenti possono mettersi in moto con maggiore intensità, e questo romanzo è più pieno di fatti del precedente. Emergono i caratteri dell'Emperox Grayland II e di Lord Marce Claremont come i principali esponenti di chi vuole salvare la civiltà umana, mentre, come in ogni romanzo di cappa e spada che si rispetti, i "cattivi" vengono inevitabilmente sconfitti, ma se la cavano a sufficienza per essere pronti per la prossima mossa. E se si scopre che i confini dell'Interdependency non sono i confini dell'umanità, come si riteneva prima, la storia si complica e si aprono diverse ramificazioni di sviluppi possibili, con l'estinzione dell'umanità che perde il ruolo di ipotesi più probabile pur rimanendo sempre possibile.
Non posso far a meno di ripetere che il tono leggero e ironico di Scalzi faccia spesso ignorare che, senza magari portarli proprio in primo piano, le storie di questo autore toccano anche problemi più generali legati ai rapporti di convivenza civile, di forza economica, di capacità personale e di responsabilità rispetto al proprio ruolo nella società. Il tutto ben inserito nelle avventure, e disavventure, di tanti personaggi, alcuni ben descritti e molto approfonditi e altri appena abbozzati, almeno al momento.
La scelta di contenere la lunghezza di ogni romanzo impedisce grandi approfondimenti psicologici, ma rende davvero scorrevole la lettura per il susseguirsi di avvenimenti molto ben raccontati. Al momento la serie prosegue in modo soddisfacente.
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