Richard Ford

Lord of Ashes

Ed. Headline 2016

 

FIGHT TO THE DEATH...

The queen of Steelhaven has grown in strength. Taking up her dead father's sword, she must defend the city from the dread warlord Amon Tugha and his blood-thirsty army now at the gates. A vicious, unrelenting four-day battle ensues, the most perilous yet.

...OR BOW TO THE ENEMY

No side is immune from danger as all hell breaks loose, with the threat of coups and the unleashing of the deadliest and darkest magick. Loyalty, strength and cunning will be put to test in the quest for victory. What fate awaits the free states?

Terzo e, per il momento, conclusivo episodio della trilogia Steelhaven di Richard Ford, scrittore inglese al suo esordio e omonimo di un ben più famoso scrittore americano. Nel consigliare la lettura dei primi due volumi, di cui solo il primo è stato tradotto in italiano, avevo usato parole molto elogiative per questo esordio narrativo che si pone decisamente nel filone del Grimdark Fantasy (o anche semplicemente Grim Fantasy) seguendo le orme, anche dal punto di vista strutturale, di Martin e Abercrombie. Prima di affrontare questo ultimo capitolo appena pubblicato in edizione originale (quando potrete leggere queste note saranno passati alcuni mesi da quando le ho scritte), ho preferito rivedere i due volumi precedenti, dato che i ricordi erano piuttosto sbiaditi.
Questo terzo volume mantiene la qualità e il ritmo dei primi due, e quindi non c'è quel non saper gestire il finale che avevo trovato in altri autori anche stilisticamente validi. In questa conclusione della trilogia la parte del leone la fa ovviamente l'assalto dei selvaggi Kurtas guidati da Amon Tugha, che non è un semplice umano, alle mura di Steelhaven. Assalto durato quattro interi giorni in cui la resistenza dei difensori è messa a dura prova e solo la presenza del piccolo gruppo di Zatani, selvaggi delle savane del sud biologicamente sviluppati per combattere, guidati da Regulus Gor, e del famoso guerriero chiamato Elmo Nero, tornato ad impugnare il suo martello di guerra, ha impedito alla città di cadere al primo assalto. Come avevo detto nel presentare i primi due volumi, ogni capitolo ha un preciso punto di vista (PoV), che cambia ogni capitolo, e rappresenta una scena ben definita e narrata da quel punto di vista senza praticamente discorsi introduttivi o spiegazioni varie, come dei flash cinematografici. Solo i pensieri del PoV in questione aiutano ad allargare la narrazione oltre la sola descrizione di cosa avviene. I capitoli dedicati all'assalto alle mura sono di impatto davvero notevole, degni del miglior Abercrombie, con gli scontri molto ben descritti e con solo quel poco di esagerazione da Heroic Fantasy che non sta male.
Ma tutti i personaggi dei volumi precedenti hanno lo spazio per sviluppare le loro storie personali, dalla Magistra Gelredida e il suo allievo Waylian Grimm, che avranno un ruolo fondamentale nel finale, alla piccola Cencio (uso i nomi dati nella versione italiana del primo volume), al'ex-pavido e ubriacone Merrick Ryder, che trova alla fine un padre e un posto nel mondo. Ma il ruolo principale lo ha la Regina Janessa, la cui ferrea volontà è la forza che permette alla città di resistere.
Avevo già detto che gli intrecci di queste storie non presentano particolari aspetti innovativi, essendo sostanzialmente basati su strutture narrative classiche del fantasy, ma la capacità narrativa di Ford eleva questi romanzi ad un livello ben superiore alla media, e non posso che confermare questa mia opinione anche dopo questo terzo romanzo.
In effetti l'aspetto più originale è che non c'è il classico lieto fine, e alcuni dei protagonisti trovano la morte durante questa furiosa battaglia, sia in combattimento che per tradimento. In realtà non c'è nemmeno una fine definita, perché anche se la guerra si conclude, i superstiti si trovano di fronte al problema di ricostruire una città distrutta, con le solite schermaglie per acquisire più potere. Alcuni protagonisti sono scomparsi, altri si avviano verso una vita nuova e non tutti gli aspetti sono completamente chiariti. È evidente che Ford intendeva continuare la storia, ma non si sa quando.
Intanto credo che questa trilogia meriti davvero di essere letta. Al solito, non è un capolavoro, non brilla per originalità, ma è molto ben scritta.
 

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