Richard Ford

L'Araldo della Tempesta
The Shattered Crown

Ed. Fanucci - 2014 (Herald of the Storm - 2013)
Ed. Headline - 2014

 

 

Massoum Abbasi, un araldo orientale, giunge a Steelhaven portando con sé una borsa che contiene degli oggetti misteriosi. Viene fermato dalle guardie cittadine per un controllo, ma uno spietato assassino, inviato dal suo stesso mandante, si occupa di loro. Questo è il suo benvenuto a Steelhaven, la più grande città del regno, il suo porto, la sua capitale, per anni simbolo della sua potenza ma ora corrotta e degradata, alla mercé di infiltrati e signori della guerra. Nel suo cuore pulsante si intrecciano le storie di principesse innamorate di un assassino, gilde criminali che avvolgono le strade in spire di violenza, apprendisti maghi e i loro insegnanti, imbroglioni che non riescono ad esserlo fino in fondo e fanciulle che sanno essere ladre, spie e salvatrici. Ma su tutte le loro avventure si stende l'ombra della magia nera che sta per risorgere dalle tenebre e che molto ha a che fare con il prezioso contenuto della borsa di Massoum...Massoum Abbasi, un araldo orientale, giunge a Steelhaven portando con sé una borsa che contiene degli oggetti misteriosi. Viene fermato dalle guardie cittadine per un controllo, ma uno spietato assassino, inviato dal suo stesso mandante, si occupa di loro. Questo è il suo benvenuto a Steelhaven, la più grande città del regno, il suo porto, la sua capitale, per anni simbolo della sua potenza ma ora corrotta e degradata, alla mercé di infiltrati e signori della guerra. Nel suo cuore pulsante si intrecciano le storie di principesse innamorate di un assassino, gilde criminali che avvolgono le strade in spire di violenza, apprendisti maghi e i loro insegnanti, imbroglioni che non riescono ad esserlo fino in fondo e fanciulle che sanno essere ladre, spie e salvatrici. Ma su tutte le loro avventure si stende l'ombra della magia nera che sta per risorgere dalle tenebre e che molto ha a che fare con il prezioso contenuto della borsa di Massoum...

 

Heroes must rise... The King is dead. His daughter, untested and alone, now wears the Steel Crown. And a vast horde is steadily carving a bloody road south, hell-bent on razing Steelhaven to the ground ...or the city will fall Before the city faces the terror that approaches, it must crush the danger already lurking within its walls. But will the cost of victory be as devastating as that of defeat.

Un Fantasy con diversi toni classici, ma ben lontano dall'High Fantasy di Tolkien e imitatori, e con una struttura narrativa estremamente moderna. Ci sono evidenti richiami all'Eroic Fantasy di Howard e di Moorcock, con esseri bestiali e feroci, con guerrieri che si ergono contro tutti i pericoli del mondo, e con magie che pescano nei meandri delle paure dell'animo umano, sfumando nella Sword and Sorcery che per lungo tempo ha dominato il mondo fantasy e più di un po' nella Dark Fantasy. Ma la struttura del racconto è completamente moderna, con un certo numero, piuttosto abbondante, di personaggi i cui punti di vista (PoV) caratterizzano in modo esclusivo i vari capitoli, con un capitolo per personaggio, struttura narrativa introdotta da Martin nella sua saga delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco e che ora seguono in molti. Ford la sfrutta al meglio, ogni capitolo è una scena di impatto visivo totale, senza troppe concessioni alla necessità di far capire l'ambientazione e i retroscena della storia, che devono essere ricostruiti poco alla volta e non sempre in modo chiaro. Questo aspetto rappresenta probabilmente il difetto principale del primo romanzo: una frammentazione spinta di punti di vista, ognuno seguito solo il tempo necessario per una scena efficace sì, ma senza possibilità di capire completamente i presupposti e la realtà circostante. Il disagio del lettore è piuttosto forte all'inizio, o almeno così è stato per me, nel cercare di ricostruirsi un mondo completo attraverso dei flash parziali in cui ogni tanto appare qualcosa di sconosciuto prima. Poi, quando il quadro generale è diventato sufficientemente chiaro, la capacità narrativa di Ford, la sua padronanza della descrizione dell'azione, di quello che accade, rende veramente piacevole la lettura. E il secondo volume, anche se letto in inglese perché non ho ritenuto di doverne aspettare la traduzione, è ancora meglio, perché tutte le difficoltà incontrate nel primo non ci sono più, e qualche novità, che continua ad essere introdotta ogni tanto, è facilmente assimilabile nel complesso generale ormai padroneggiato. Anzi, l'aspettativa per ulteriori sorprese mantiene alta l'attenzione. L'aspetto magico è ancora nascosto, nel senso che la magia si vede in azione in qualche scena, ma non è ancora chiaro come è ottenuta, da chi e perché, e sopratutto non ne sono ancora chiari limiti e potenzialità, a parte qualche richiamo alla sua necessaria utilizzazione nella battaglia che ha dato origine alla Unione degli Stati Liberi. Anche il "cattivo principale" è ancora ampiamente misterioso, definito qua e là come "immortale" sembra avere poteri superiori, ma poco di più si riesce a sapere, tranne che continua a vincere.
Le varie razze che popolano questo mondo sono ormai abbastanza precisate, ma onestamente mi aspetto ulteriori sorprese, così come mi aspetto ancora delle grosse novità da parte della congregazione dei maghi, non ancora arrivata in primo piano, a parte la Magistra Gelredida e il suo allievo Waylian Grimm, che hanno già un ruolo predominante (e probabilmente il buon Waylian è predestinato a ben altro).
Tutti i personaggi principali sono descritti con grande accuratezza e completezza, anche se sempre attraverso le loro azioni e i loro pensieri diretti, come insegna la scuola di narrazione odierna.
Sono ormai in attesa del terzo volume con l'assalto delle orde barbariche del nord alla città quasi indifesa...
Quando è resa con questa qualità narrativa, anche una vicenda che richiama in modo evidente temi ampiamente sfruttati nel passato del fantasy risulta estremamente gradevole, specialmente se è narrata con il ritmo e l'impatto visivo che tanti vorrebbero imitare ma che pochi riescono ad ottenere.
Un ottimo inizio per un autore che va sicuramente seguito, e che ha il difetto di essere omonimo di un ben più famoso autore americano, che gli oscura la ricerca su internet.

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