Daniel Abraham

The Dragon's Path

ed Orbit 2011

All paths lead to war...
Marcus' hero days are behind him. He knows too well that even the smallest war still means somebody's death. When his men are impressed into a doomed army, staying out of a battle he wants no part of requires some unorthodox steps.
Cithrin is an orphan, ward of a banking house. Her job is to smuggle a nation's wealth across a war zone, hiding the gold from both sides. She knows the secret life of commerce like a second language, but the strategies of trade will not defend her from swords.
Geder, sole scion of a noble house, has more interest in philosophy than in swordplay. A poor excuse for a soldier, he is a pawn in these games. No one can predict what he will become.
Falling pebbles can start a landslide. A spat between the Free Cities and the Severed Throne is spiraling out of control. A new player rises from the depths of history, fanning the flames that will sweep the entire region onto The Dragon's Path-the path to war.

Primo romanzo di una "pentologia", The Dagger and the Coin, il cui quarto capitolo è previsto nel 2014. Dopo The Long Price Quartet, una nuova ottima opera, per quanto posso giudicare da questo inizio, di Daniel Abraham sotto il suo vero nome e non con uno degli pseudonimi con cui ha pubblicato altre saghe anche di ottimo successo.
Dal titolo di questa serie è evidente quali sono gli elementi fondamentali della storia: la spada, cioè il potere della forza fisica, e la moneta, che è il potere dell'economia. In questo primo capitolo, che è sostanzialmente una introduzione all'ambientazione, ai personaggi principali e in generale alle regole di questo mondo, i due aspetti viaggiano ancora abbastanza separati, anche se ovviamente tendono ad influenzarsi reciprocamente.
Non ho assolutamente idea di come si svilupperà questa storia, anche se quando questo invito alla lettura troverà il suo spazio ufficiale sul web io avrò probabilmente letto alcuni dei suoi seguiti, ma al momento, avendo letto solo questo primo episodio, devo dire che presenta dei personaggi molto ben caratterizzati, inseriti nel loro mondo che guidano e da cui sono guidati, come deve essere per persone reali, e il mondo in cui vivono è molto diverso dalla normale ambientazione fantasy, con molti aspetti del tutto originali. I miti del tempo dei draghi, con i loro poteri, che non si sa quanto siano miti e quanto storia, le tante razze umane diverse create, si dice, in quel periodo con le loro differenze fisiche e anche psicologiche, ma pur sempre umane, e rimanendo nell'ambito di questo romanzo, la dea che riempie di ragnetti il sangue dei suoi adepti e concede loro strani poteri. L'unico vero aspetto di poteri "sovrannaturali" incontrato al momento.
Ma devo ripetere che sono i personaggi principali i veri protagonisti di questo romanzo, nonostante la storia incominci a dipanarsi ed esistono intrecci già decisamente sviluppati.
Marcus Wester, un grande soldato la cui tragedia familiare guida ormai la sua vita e le sue scelte.
Cithrin bel Sarcour, un'orfana adottata da una banca e addestrata all'arte della finanza fin da piccola.
Geder Palliako un giovane nobile di non grande importanza, più interessato alla filosofia e alla storia che agli intrighi di corte, e che da oggetto degli scherzi dei suoi compagni diventerà non si sa ancora cosa di preciso.
E tanti altri, come Dawson e Clara Kalliam, perfetti esempi di un conservatorismo assoluto ma onesto, e sopratutto Master Kit, il cui vero ruolo è ancora del tutto nascosto e si scopre solo grazie ai "bonus" presenti in questo volume, cioè dei capitoli estratti dal secondo volume.
Una lettura molto piacevole, una storia estremamente intrigante che sperabilmente potrà presentare ancora molte sorprese, e dei personaggi vivi e reali in una ambientazione originale ed estremamente ben pensata.
Sperando che i seguiti mantengano le promesse, una saga che parte davvero con un ottimo primo passo.

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