Daniel Abraham

A Shadow in Summer

ed Tor Books 2006

The powerful city-state of Saraykeht is a bastion of peace and culture, a major center of commerce and trade. Its economy depends on the power of the captive spirit, Seedless, an andat bound to the poet-sorcerer Heshai for life. Enter the Galts, a juggernaut of an empire committed to laying waste to all lands with their ferocious army. Saraykeht, though, has always been too strong for the Galts to attack, but now they see an opportunity. If they can dispose of Heshai, Seedless's bonded poet-sorcerer, Seedless will perish and the entire city will fall. With secret forces inside the city, the Galts prepare to enact their terrible plan. 
In the middle is Otah, a simple laborer with a complex past. Recruited to act as a bodyguard for his girlfriend's boss at a secret meeting, he inadvertently learns of the Galtish plot. Otah finds himself as the sole hope of Saraykeht, either he stops the Galts, or the whole city and everyone in it perishes forever.

Primo capitolo della saga The Long Price Quartet, titolo a cui al momento di questa lettura è difficile dare un significato preciso. Accolta con grandi lodi nel mondo anglosassone, si tratta di un'opera fantasy atipica, ma solo per chi cerca nel fantasy sostanzialmente i cliché a la Tolkien o situazioni simili. Per chi invece ama un fantasy di più ampio respiro, e sopratutto con decisi aspetti di originalità, questa opera è una vera boccata di aria fresca. Normalmente il primo volume di una saga di quattro consiste sostanzialmente nella presentazione del mondo in cui la vicenda si svolge, dei suoi personaggi principali e del contrasto che sta alla base della storia e che verrà sviluppato nei volumi seguenti. In questo caso Abraham ha fatto questo ma è anche riuscito ad inserire una vicenda di per se stessa compiuta, che fa arrivare alla fine del racconto con la curiosità di sapere cosa succederà ancora ai vari personaggi, almeno a quelli sopravvissuti, ma con la soddisfazione di aver assistito alla conclusione della vicenda principale del romanzo. Anticipo che questo è vero per ognuno dei romanzi successivi, per cui la loro lettura anche a distanza di tempo uno dall'altro non lascia mai con l'incognita di come andrà a finire.
Una società di tipo orientale, tra il cinese e il giapponese, non è una novità nel mondo del fantasy, basta pensare a
Sean Russell con The Initiate Brother e The Swan's War, o Gli Anni del Riso e del Sale di Kim Stanley Robinson, per non parlare del monumentale Chung Kuo di David Wingrove, ma Abraham riesce a dare un tocco di originalità che evita la banalità di una ripetizione di stereotipi. Un po' è il linguaggio dei gesti che accompagna ed arricchisce, o a volte sostituisce, il normale linguaggio vocale, anche se la decisione (o l'incapacità?) di mostrarlo in azione, con la limitazione di raccontare il suo effetto, ne riduce molto l'impatto narrativo. Inoltre una struttura sociale non appiattita sul modello di base, molto ben sviluppata nei suoi dettagli e perfettamente coerente rappresenta un grosso pregio di quest'opera. Ma sono i poeti e i loro andat l'aspetto più originale dell'intera storia. Gli andat sono idee, concetti astratti, costruzioni logiche che un poeta riesce a materializzare in un corpo semi umano e a controllare, obbligandolo ad agire secondo i propri voleri. Ci sono così andat che controllano l'acqua e possono far piovere o causare inondazioni o siccità, altri che possono creare o distruggere montagne, sciogliere la roccia o solidificare la polvere. L'andat che è uno dei personaggi principali di questo capitolo può liberare qualsiasi cosa dal proprio seme, nel caso particolare liberare l'intero raccolto di cotone dai semi in un colpo solo e senza fatica, e come attività secondaria procurare qualche aborto terapeutico.
Abraham padroneggia molto bene la tecnica narrativa per i romanzi di genere, e riesce a rendere esplicite le caratteristiche del mondo che vuole raccontare attraverso le azioni vive dei personaggi di cui sceglie di seguire le vicende, così come il rapporto nello stesso tempo intimo e conflittuale che lega un poeta al suo andat, dovuto anche all'inevitabile travaso dei desideri e pensieri più intimi e segreti del poeta nell'andat stesso al momento della sua creazione, è mostrato in modo perfetto dal racconto della vicenda del poeta Heshai e del suo andat Seedless, dando allo stesso tempo un'informazione generale sulle difficoltà di gestione degli andat e dei problemi che ne derivano.
Il vero conflitto che è alla base dell'intera storia è però quello tra le città dei
Khaiem, eredi del Primo Impero in cui i poeti e la loro capacità di legare a sè andat di ogni genere aveva raggiunto il massimo splendore, per poi finire per quasi autodistruggersi, governate ognuna da un Khai con il proprio poeta che controlla un andat che è la base della forza e della ricchezza della città stessa, e le varie società che le circondano, tra cui spiccano i Galts. Privi della capacità di creare degli andat, i Galts, che mostrano caratteristiche simili ai popoli europei, sono tendenzialmente espansionisti, con strutture militari addestrate e l'inizio di sviluppo di una tecnologia scientifica elementare. Tenuti a bada dal potere semidivino degli andat, non cessano di cercare il modo di colpire i loro avversari utilizzando le loro stesse debolezze.
A Shadow in Summer, oltre a presentare questo mondo complesso e affascinante, è la storia di uno di questi tentativi, con un finale che rappresenta una sconfitta per entrambi i contendenti, e l'inizio di un conflitto definitivo tra due filosofie di vita incompatibili.

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