Greg Bear

EON

ed. Nord 1987 (EON- 1985)

Alle soglie del 2000 l'improvvisa comparsa del Sasso, un gigantesco asteroide in orbita attorno alla Terra, getta lo scompiglio tra gli scienziati. Ma la vera sorpresa e' al suo interno, perche' lo scenario che si presenta ai primi esploratorie' davvero al di la' di ogni immaginazione. Forse un'astronave interstellare, comunque il prodotto di una stupefacente tecnologia, il Sasso e' costituito da sette "camere" collegate da una rete di gallerie, ed all'interno di ciascuna sorgono vaste citta', habitat artificiali, fiumi, laghi, immense biblioteche che raccolgono il sapere di un'intera civilta'. Ma se il Sasso non e' di natura aliena, chi puo' avere ideato e realizzato una simile meraviglia? E quando? Per quale ragione, inoltre, i suoi abitanti l'hanno abbandonato ormai da secoli? Dopo anni di ricerche, gli scienziati hanno appena sfiorato i segreti del Sasso, e tocca quindi a Patricia Vasquez, esperta in matematica teorica, raccogliere la grande sfida. Patricia intuisce subito l'enormita' dei misteri e dei pericoli che la circondano, sopratutto quelli della settima camera, che sembra piu' vasta dell'intero asteroide ed i cui confini rimangono ignoti: e' la Strada, un corridoio che si estende a dismisura attraverso i secoli e le galassie, una porta sull'infinito e forse su altri universi che interroga i limiti dello spazio-tempo. E le inimmaginabili prospettive aperte dalla Strada danno il via ad una affascinante avventura, dove le rivelazioni sui misteriosi abitanti del Sasso s'intrecciano non solo al destino dei protagonisti, ma al futuro stesso dell'umanita'.

Di Greg Bear avevo gia' presentato L'Ultimatum, con il suo seguito Il Pianeta della Vendetta, e nel formulare il mio giudizio positivo per quel romanzo avevo anche detto che non aveva l'inventiva e l'estrapolazione scientifica di EON, che credo sia il miglior romanzo di Bear.
Per poterne parlare dovevo pero' rileggerlo, perche' erano passati piu' di 30 anni dalla mia prima, ed ultima fino ad allora, lettura e molti dettagli erano diventati confusi. Anzi, temevo di confondere romanzi diversi e non essere in grado di precisare l'ampiezza dell'universo presentato da
Bear. Ora che l'ho riletto, il mio giudizio positivo ne esce confermato.
Non e' certo un vero capolavoro, ma e' un romanzo in cui l'ipotesi scientifica si lega in modo ragionevole con una pessimistica estrapolazione del futuro della nostra societa', anche se la descrizione del Socialismo Sovietico che ne viene fatto e' un po' troppo da burletta. Scritto pochi anni prima della caduta del Muro di Berlino, probabilmente
Bear avrebbe potuto trovare modi meno ridicoli per descrivere una societa' che stava comunque perdendo la competizione internazionale. Alcuni dei personaggi sono troppo stereotipati, ma molti sono invece reali e sufficientemente problematici da creare anche una storia psicologicamente credibile.
Ma non c'e' dubbio che il centro del romanzo e'
La Strada. Questo corridoio di lunghezza indeterminata che parte dall'ultima stanza del Sasso e continua forse per sempre, spostandosi nello spaziotempo ed attraverso l'infinito continuum di mondi paralleli. E le "porte" che possono essere aperte ad intervalli regolari lungo la Strada mettono in contatto questi mondi gli uni con gli altri.
I discendenti di una umanita' quasi distrutta da una guerra nucleare scavano l'asteroide Juno e lo dotano dei motori per renderlo un'astronave, ma poi scoprono il modo di aprirlo alla
Strada, causandone il rimbalzo fuori dal sistema solare verso lo spazio. Poco alla volta imparano le leggi della Strada e controllano le porte, muovendosi sempre piu' lontano nel tempo e attraverso i mondi, fino allo scontro con una civiltà del tutto estranea, che lotta contro l'umanità per il controllo della Strada stessa.
Ma poi il Sasso ritorna nell'orbita di una Terra appena diversa, un migliaio di anni prima della sua partenza, quando il rischio del conflitto nucleare e' presente ma non realmente forte. E sara' la presenza del Sasso a far precipitare la situazione.
Un romanzo in cui l'aspetto scientifico predomina, anche se senza esagerazione, e che, seppure con qualche ingenuita', presenta anche aspetti dell'eterno conflitto che attanaglia l'uomo, tra la spinta al progresso e la sicurezza della conservazione.
Dei suoi due seguiti,
Sfida all'Eternita' e Controevoluzione, parlero', forse, un'altra volta.

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