Daniel Abraham

The King's Blood

ed. Orbit 2012

War casts its shadow over the lands that the dragons once ruled.
When an act of harrowing betrayal threatens to set the cities afire, all certainties are called into question. Only the courage of a young woman with the mind of a gambler and loyalty to no one stands between hope and universal darkness.
The high and powerful will fall, the despised and broken shall rise up, and everything will be remade.
And quietly, almost beneath the notice of anyone, an old, broken-hearted warrior and an apostate priest will begin a terrible journey with an impossible goal: destroy a Goddess before she eats the world.

Proseguendo nel cambiamento di questa rubrica annunciato il mese scorso, oltre ad ospitare romanzi non giudicati completamente sufficienti, inserirò anche altri romanzi che in precedenza riservavo per la rubrica "cosa leggo", e cioè i volumi intermedi di serie lunghe, almeno al livello di una trilogia.
In precedenza annunciavo il primo volume di una serie, se mi era piaciuto, e poi aspettavo la conclusione per riparlarne qui. Nel frattempo potevo inserire i volumi successivi nell'altra rubrica.
Ho invece deciso ora che ogni volume farà storia a sè, e potrà apparire qui senza aspettare la conclusione della serie. Sempre per evitarmi i problemi di coprire dei buchi, specialmente quando sto leggendo romanzi in lingua originale e vado troppo lento.
Per questo sono qui a consigliare fortemente la lettura di questo The King's Blood, secondo romanzo della serie The Dagger and the Coin di Daniel Abraham di cui avevo già presentato molto positivamente
il primo: The Dragon's Path.
Questo
secondo romanzo mantiene tutte le promesse di qualità proposte dal primo. Ancora una volta la storia è centrata su alcuni personaggi, attraverso l'azione e i pensieri dei quali ci si fa poco alla volta un quadro generale del mondo, molto particolare, in cui ci si trova. I personaggi seguiti sono quelli del primo volume, ma qualcuno sviluppa la propria natura, e di conseguenza la propria presenza, per l'evolgersi degli avvenimenti, di altri vengono evidenziati aspetti coerenti con il personaggio ma non evidenti in precedenza. Tutti partecipano coralmente allo sviluppo di una narrazione in cui ogni particolare ha importanza e in cui, come nella realtà, ogni individuo è il risultato di un compromesso tra egoismi e aspirazioni ideali.
Non volendo spoilerare troppo, mi limito ad evidenziare il ruolo maggiore che ricade sulle spalle di Clara Kalliam, la maturità sempre più evidente di Cithrin bel Sarcour, la sorpresa della vera identità di Master Kit, e la complessità che raggiunge Geder Palliako, il personaggio sicuramente centrale di questo secondo episodio. Marcus Wester rimane invece difficile da definire, forse perchè ancora non ha raggiunto il livello che gli compete nel finale della storia, o forse perché è solo un personaggio non ben riuscito. A questo punto rimane un enigma non facilmente comprensibile, anche se la sua storia e le sue azioni sono chiare ed esplicite.

La vicenda prende ora un passo deciso, essendo ormai finita la parte di presentazione dei personaggi, concentrata nel primo volume, e anche se siamo lontani dalla conclusione, alcune linee di sviluppo sono ormai consolidate e il ruolo della Dea Ragno incomincia ad essere chiaro. Sicuramente però ci si può aspettare delle sorprese.
E' il momento di passare oltre ed affrontare il terzo volume, sperando che la conclusione della storia non si faccia troppo attendere. Ma Abraham è uno scrittore che finora non ha mai deluso i suoi lettori.

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