N. K. Jemisin

The Stone Sky

Ed. Orbit 2017

 

The Moon will soon return. Whether this heralds the destruction of humankind or something worse will depend on two women.
Essun has inherited the power of Alabaster Tenring. With it, she hopes to find her daughter Nassun and forge a world in which every orogene child can grow up safe.
For Nassun, her mother's mastery of the Obelisk Gate comes too late. She has seen the evil of the world, and accepted what her mother will not admit: that sometimes what is corrupt cannot be cleansed, only destroyed.

Romanzo conclusivo della trilogia The Broken Earth, dopo The Fifth Season e The Obelisk Gate. È stato accolto da entusiasmi generali e da molti è pronosticato come prossimo vincitore del Premio Hugo 2018, e sarebbe la terza volta di fila per la Jemisin.
In questo terzo romanzo la vicenda si conclude, e si conclude abbastanza completamente. Fosse anche solo per questo aspetto sarebbe comunque superiore al suo precedente The Obelisk Gate, che paga tutti i prezzi dei volumi intermedi delle trilogie, più qualche difetto di suo. Però mi sembra anche questo inferiore al primo della trilogia, The Fifth Season, e il punto di demarcazione, quello che mi ha fatto diminuire l'apprezzamento per la storia è la scoperta della "magia", del potere contenuto in ogni essere vivente in una catena ininterrotta che ne fa una sorgente praticamente infinita di potere, e che fa parte delle vicende di The Obelisk Gate. Il fatto che improvvisamente (con qualche difficoltà per Essun che deve avere la spinta di Alabaster, che risulta essere un maestro poco efficiente), ma del tutto naturalmente, senza alcun insegnamento per Nassun, alcune persone diventino capaci di controllare questo potere che le rende in grado di fare delle specie di miracoli, mi è piaciuto poco.
In questo terzo volume alla vicenda corrente è intervallata anche la narrazione di come tutto è incominciato e la spiegazione dell'origine dei Mangiatori di Pietra e del conflitto con Padre Terra, l'essere senziente che è il risultato di tutta la vita passata sul pianeta, ma l'intera parte in tempo reale è dominata dallo scontro tra gli obiettivi divergenti di madre e figlia, e dal loro rapporto affettivo complicato dalla loro distanza, nonché dal ruolo dei due Mangiatori di Pietra che le accompagnano e che sembrano in forte conflitto. Quando poi madre e figlia si incontrano lo scontro diventa diretto, e la soluzione dello scontro non è del tutto ben giustificata, anche se rappresenta di fatto la conclusione della storia.
Anche l'avanzare di questa Quinta Stagione non è ben rappresentata, almeno secondo come l'ho colta io, perché se si vive perennemente avvolti dalla cenere, si fa fatica a capire come sia possibile sopravvivere e conservare abbastanza cibo anche solo per qualche mese. Le incongruenze logiche della vicenda non sono poche.
Senza entrare nel dettaglio degli avvenimenti, devo poi ammettere che la deriva verso superpoteri quasi senza limiti, sia pur condizionati dalla conseguenza di doversi tramutare in pietra, è davvero poco gradevole. L'aspetto fantastico iniziale con persone particolari capaci di "sentire" la crosta terrestre e con il potere di assorbire l'energia cinetica di ogni molecola per sfruttarla a propria volontà mi sembrava soddisfacente come aspetto "magico". Il resto mi è veramente sembrata una esagerazione, così come tutta la vicenda finale.
Credo che The Stone Sky vada letto perché chiude completamente una storia tutto sommato notevole, ed è anche un buon romanzo di per sè, anche se io ho evidenziato quasi solo gli aspetti negativi o comunque deboli, ma in ogni caso io per il premio Hugo spererei ci sia qualcosa di meglio...

 

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