Vonda McIntyre

Superluminal
Il Serpente dell'Oblio

ed. Armenia 2008 (Superluminal - 1983)
ed. Nord 1980 (Dreamsnake - 1978)

In un futuro in cui l’esplorazione dello spazio e le tecnologie della modificazione del corpo sono ormai una realtà, il romanzo indaga le nuove forme dei rapporti possibili: affetti, potere, ricerca scientifica e lavoro. Nuovi conflitti e nuovi legami, per la nuova umanità che si sta sviluppando.
In Superluminal si intrecciano le vite di tre personaggi, due donne e un uomo: una pilota spaziale che si è fatta impiantare un cuore artificiale per sopravvivere al viaggio più veloce della luce; un colono di un tormentato pianeta alieno che si unisce all’equipaggio di un’astronave scoprendo di possedere straordinarie capacità; una “tuffatrice” che divide il suo tempo fra il cosmo e l’oceano, e che fa parte di una comunità di individui adattati geneticamente alla vita sottomarina, di un gruppo familirea che comprende anche delle balene.
Il loro incontro li condurrà nel mare, nello spazio e nell’aria (a bordo di sorprendenti dirigibili), fino a una scoperta che metterà in campo le più avanzate teorie sull’universo.

Dreamsnake e’ un romanzo di struttura tradizionale, una solida storia di viaggi perigliosi in un mondo futuro distrutto da una guerra atomica su cui sopravvivono alcune culture umane fondamentalmente diverse tra loro. E’ la storia di Snake, una giovane donna che guarisce la gente con tre serpenti mutati geneticamente. Ma l’ignoranza e l’incomprensione di una tribu’ del deserto priva Snake di uno dei suoi strumenti medici piu’ importanti, il “serpente dell’oblio”, Grass, capace di dare sollievo e morte indolore. Inizia cosi’ l’odissea di Snake alla ricerca di un nuovo serpente dell’oblio, senza il quale non puo’ piu’ esercitare la sua professione: si tratta di un viaggio lungo e pieno di incontri (alcuni piacevoli altri meno), che la portera’ ad attraversare gli spopolati deserti di questa Terra del lontano futuro fino alla valle di Mountainside, unica isola di verde in una squallida desolazione, ed ancora poi alla citta’ sotterranea di Centro, baluardo della civilta’ tecnologica e unico punto di contatti con i mondi alieni delle stelle, ed infine fino ad una cupola semidistrutta che ospita una strana comunita’ di rinnegati.
Un romanzo di azione e di avventura, ma anche una magnifica galleria di figure umane tratteggiate a tinte vive con prosa spigliata e moderna.

Anche se pubblicato solo ora in Italia, Superluminal e' un romanzo di 25 anni fa, di una scrittrice che mi aveva lasciato allora una profonda impressione con Il Serpente dell'Oblio, di cinque anni precedente.Dopo aver letto Superluminal sono andato a riprendere Il Serpente dell'Oblio, che non rileggevo da almeno una quindicina d'anni, ritrovandovi le sensazioni che mi ricordavo. Il romanzo non ha perso il suo vigore nonostante il tempo passato, per lui e per me.
Vonda McIntyre non ha scritto molti romanzi indipendenti, dedicandosi nel seguito piu' a sceneggiare serie televisive, ma ha rappresentato, nel mondo della SF, la seconda generazione femminile, quella piu' consapevole della propria specificita', o forse semplicemente con maggiore possibilita' che questa specificita' potessere trovare il gradimento del pubblico. Il suo femminismo, piu' evidente di quello estremamente delicato della Le Guin, ma meno esplicito rispetto ad altre scrittrici di quell'epoca, come Joanna Russ o la Sargent, segue piu' il percorso aperto dalla Le Guin stessa sulla consapevolezza del corpo e di se stesso da parte dell'individuo, maschio o femmina che sia, piuttosto che una contrapposizione tra generi, e risulta quindi forse piu' efficace, perche' non cerca di identificare e rafforzare il contrasto, ma chiarisce e rende empaticamente positivi i problemi di convivenza visti dalla parte femminile.
Anche la McIntyre introduce pesantemente la biologia nei suoi romanzi, tema tipico della SF femminile del tempo, ma lo fa da vera esperta con estrapolazioni del tutto credibili anche ora, che della biologia e delle sue possibilita' di manipolazione sappiamo cosi' tanto di piu'.
In Superluminal vi e' una chiara "pulsione" verso un passaggio trascendente, verso una umanita' superiore, che non e' il classico "Superuomo" onniscente e onnipotente che ha spesso fatto la sua comparsa nella SF precedente, ma e' molto piu' simile al passaggio della "divergenza" di
Vinge [1,2], cosi' ben illustrata anche da Stross [3,4]. Seppure basata solo su metologie biologiche, e non sull'interconnessione con Intelligenze Artificiali, e' una transizione che pone gli stessi dubbi e le stesse incognite, a significare che lo sviluppo tecnico e/o scientifico possono far diventare realistica una ipotesi inizialmente basata piu' su illusioni che realta' concrete, ma non modifica sostanzialmente il quadro problematico.
E' ovvio che
Superluminal non puo' non risentire in parte dei 25 anni passati dalla sua scrittura, ed alcune soluzioni prospettate ci possono ormai sembrare obsolete o dimostratamente false, ma rimane una lettura piacevole e stimolante. C'e' da chiedersi perche' ci sia stato bisogno di tanto tempo per presentarlo ai lettori italiani, durante il qual tempo sono apparsi in Italia miriadi di romanzi di qualita' estremamente inferiore.

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