Brandon Sanderson

Il Ritmo della Guerra

Ed. Mondadori 2020 (The Ritm of War 2020)

 

Dopo aver riunito gli umani in una coalizione per difendersi dall’invasione nemica, Dalinar Kholin e i suoi Cavalieri Radiosi combattono da un anno una guerra brutale e prolungata. Nessuno sta avendo la meglio e su ogni mossa strategica incombe la minaccia di un tradimento da parte di Taravangian, subdolo alleato di Dalinar. Ora che nuove scoperte tecnologiche degli studiosi di Navani Kholin iniziano a cambiare la faccia della guerra, il nemico prepara un’operazione audace e pericolosa. La corsa agli armamenti che ne seguirà metterà alla prova gli ideali stessi dei Radiosi, fino a poter rivelare i segreti dell’antica torre che un tempo costituiva il cuore della loro forza. Nel frattempo, Kaladin Folgoeletto deve venire a patti con un diverso ruolo tra i Cavalieri Radiosi. Ma anche i suoi Corrivento hanno i loro problemi: Coalescenti sempre più letali si risvegliano tra le file del nemico, mentre non ci sono altri onorespren disposti a vincolarsi con gli umani per accrescere i numeri dei Radiosi. Adolin e Shallan dovranno guidare un’ambasciata della coalizione alla fortezza degli onorespren, Integrità Durevole, per convincerli di persona a unirsi alla causa contro Odio o affrontare le conseguenze del fallimento.

Quarto capitolo di una serie prevista in dieci volumi ma divisi in due serie distinte di 5 ognuna, e quindi siamo al penultimo capitolo della prima mezza serie. Ci avviciniamo quindi a una qualche conclusione, anche se non definitiva.
Avevo presentato tutti i volumi precedenti in questi Consigli di lettura: La Via dei Re, Parole di Luce e Giuramento. Sanderson ha anche scritto delle novelle che si inseriscono temporalmente e come argomenti trattati tra due dei romanzi principali, e si tratta di Edgedancer, inserita nella raccolta Arcanum Unbounded, ma reperibile anche saparatamente, e Dawnshard, che è in vendita come ebook. La prima si inserisce tra Parole di Luce e Giuramento, la seconda tra Giuramento e il presente Il Ritmo della Guerra. Quando avevo presentato in questa rubrica Dawnshard avevo appena iniziato la lettura de Il Ritmo della Guerra, e avevo notato come gli avvenimenti di Dawnshard fossero riconosciuti e dati per scontati, per cui avevo avvertito di cercare di leggerlo prima del romanzo seguente. In realtà a parte quell'accenno di quegli avvenimenti, importanti e probabilmente fondamentali per il seguito, non solo non si fa più menzione, ma non hanno alcuna conseguenza per l'intera vicenda narrata nel romanzo. Probabilmente quando Sanderson ha scritto la novella, la maggior parte del romanzo Il Ritmo della Guerra era stato ormai scritto, per cui si è limitato ad inserire pochi richiami agli avvenimenti descritti in Dawnshard, che sono precedenti, ma lasciando l'impianto del romanzo intoccato. Sicuramente quei fatti avranno conseguenze successive, ma al momento possono anche essere ignorati.
Venendo a Il Ritmo della Guerra, prosegue la vicenda del suo precedente, e in 1300 pagine succedono ovviamente tante cose, ma niente di davvero sorprendente. La vicenda si è ormai incanalata verso la sua conclusione, che non sappiamo ancora quale sia, ma ormai è apparentemente solo una questione di dettagli, perché il mondo è ampiamente conosciuto (o meglio i mondi), i personaggi sembrano ormai quelli, i temi di scontro sono chiariti... rimane il dettaglio della storia che è ancora in svolgimento e che potrebbe anche offrire qualche sorpresa di trama, ma difficilmente qualcosa di completamente nuovo, ed onestamente nemmeno lo spero.
Lo stile di Sanderson si mantiene sempre ad un livello molto alto, anche se, come ho detto altre volte, a me sembra sempre che scriva per Young Adult, anche quando non lo dichiara esplicitamente. Credo faccia parte del suo modo di sentire il mondo e non può certo cambiarlo.
La storia rimane accattivante, l'interesse per la vicenda rimane alta, ma purtroppo continua l'aspetto che avevo già evidenziato nel volume precedente: gli accenni a cose che accadranno, o che sono accadute in altri romanzi di altri cicli, personaggi che attraversano le diverse serie di romanzi, con nomi diversi, e attraversano i diversi mondi del Cosmoverso, senza un obiettivo comprensibile, senza alcuna spiegazione, rende davvero difficile capire completamente la storia, specialmente leggendo questo particolare romanzo senza avere in testa, parola per parola, tutti gli altri... Per me è un'impresa impossibile e ci ho rinunciato... sicuramente non capirò i vari intrecci fino a quando, e se, verranno esplicitati in modo chiaro.
A parte questo, rimane il fatto che qualche centinaio di pagine in meno, e qualche derivazione praticamente inutile della vicenda, avrebbe probabilmente aiutato a rendere il romanzo più piacevole. Ma non è un problema solo di questo romanzo.
Mi piace davvero Sanderson e il mondo che ha creato, ma incomincio a pensare che poteva descriverlo in un modo meno intricato e un poco più lineare.

 

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